Dicembre è per tutti tempo di bilanci. Si conclude un altro anno, si sente di più il passare del tempo e ci si guarda indietro per fare due conti. Io sono nata il 30 del mese, quindi, irrimediabilmente, faccio un bilancio doppio.
Questo che sta per finire è stato un anno molto intenso per me. In bene e in male. Ho avuto tantissime soddisfazioni lavorative, l’impegno e gli sforzi che ho fatto sembrano iniziare a dare i primi frutti e questo mi fa sentire entusiasta e felice, mi ripaga del sonno perso, dei week end e delle feste passate a lavorare, della pazienza e della perseveranza spese (e che non immaginavo di avere!). Ma da un punto di vista personale è stato un anno tostissimo. Ho avuto dei problemi in famiglia e, soprattutto, ho perso mia nonna materna lo scorso maggio.
La cosa mi ha stravolta. Era una delle persone più importanti della mia vita e probabilmente la persona più buona che io abbia mai conosciuto. Le perdite sono sempre difficili da digerire, ma la scomparsa dei nonni è qualcosa che credo provi particolarmente. Perché segna la fine di una fase della vita, legata all’infanzia, alla leggerezza, alla spensieratezza e alle sicurezze. Sai che tutto sarà diverso e niente più uguale a prima. E la cosa destabilizza un po’. Sai che è una cosa fisiologica, ma irrazionalmente, è come se i pilastri, i valori, le credenze grazie ai quali ti orientavi e camminavi nel mondo vacillassero un po’. Probabilmente perché è una perdita che influenza la sfera delle radici e, in definitiva, dell’essenza di ognuno di noi.
Sta di fatto che questo Natale sarà sicuramente diverso (e un po’ difficile) e che questo dicembre sarà per me il mese dei bilanci tripli, dei ricordi agrodolci e delle assenze pesanti.
Da sempre passiamo il 24 e il 25 tutti insieme, e per il cenone della vigilia lei faceva esclusivamente per me frittelle di mele. Sapeva quanto le adorassi e quanto detesti panettoni e pandori da supermercato. Ogni anno, me le faceva allora trovare puntualmente calde e croccanti, perché anche io avessi il mio dessert. In realtà sono una pietanza tipica dell’Alto Adige e non sono come sono finite nella tradizione culinaria di una massaia ciociare doc… Del resto, la sua primogenita si chiama Wilma. Di che stupirsi?
La mia prima ricetta natalizia su Glocal Taste non poteva quindi essere diversa. Le frittelle di mele hanno reso il mio Natale speciale per anni e lo renderanno meno amaro, meno diverso e meno ‘vuoto’ quest’anno. E poi la cannella, le mele e il candore dello zucchero a velo si sposano alla perfezione con l’atmosfera natalizia!
FRITTELLE NATALIZIE DI MELE
Tipo di ricetta: Dessert
Preparazione:
Cottura:
Tempo Totale:
Porzioni: 6 persone
Ingredienti
- 4 mele medie
- 100 g di farina “00″
- 1 pizzico di sale
- 200 ml di acqua frizzante
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di cannella in polvere (facoltativo)
- 1 limone
- zucchero a velo
- olio di semi di girasole
Procedimento
- Iniziate preparate la pastella lavorando con la frusta farina, sale, bicarbonato, la cannella e l’acqua frizzante. Fate attenzione a non formare grumi e, se avete tempo, riponetela in frigo per almeno un’oretta.
- Togliete la buccia dalle mele intere e rimuovete il torsolo con l’apposito accessorio. Tagliate quindi i pomi a fette alte circa mezzo centimetro, mettete in un recipiente e spruzzatele con il succo di limone per evitare che anneriscano.
- Scaldate l’olio in una padella larga, immergete le fette di mele nella pastella e friggetele.
- Quando la pastella sarà dorata su entrambi i lati, tiratele fuori e lasciatele scolare su carta assorbente.
- Servitele ben calde, coperte da zucchero a velo o accompagnate da miele o crema pasticcera vanigliata.