Sono gli ultimi giorni di fioritura per le Fabaceae. Perchè non approfittare e conservare i loro grappoli favolosi? Magari, preparando una marmellata di fiori di acacia e glicine. Una marmellata di fiori? Eh si! E’ una confettura un pò insolita, ma favolosa e, sebbene la procedura per realizzarla non sia complessa, va usato qualche accorgimento in più rispetto alle altre classiche marmellate. Ad ogni modo, ne vale la pena! Provare per credere!

L’ho confezionata qualche giorno fa, andando un pò a senso più che seguire una ricetta precisa. Per iniziare ho sbucciato e fatto a tocchetti due belle mele che ho messo in pentola a cuocere con il succo di mezzo limone, come se stessi preparando una marmellata di mele per intenderci.

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Dopo aver tolto 500gr. di fiori dai rispettivi ramoscelli di glicine e acacia, li ho aggiunti alle mele in cottura con 250gr di zucchero ed ho seguitato a cuocere per una ventina di minuti. Ho quindi dato un’energica sminuzzata con il frullatore ad immersione ed ho provato, assaggiandone gusto e consistenza. La marmellata era dolcissima. Nonostante mi fossi tenuta al minimo necessario dello zucchero per conservarla, era in ogni caso dolcissima. C’era qualcosa che non funzionava però, i petali dei fiori restavano coriacei ed il frullatore non riusciva ad averne ragione. E’ allora scattata l’idea: perché non farli macerare nel siero di kefir che ormai utilizzo quasi dappertutto?

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Utilizzo il siero di kefir per indurre la lattofermentazione nelle verdure, lo utilizzo come conservante ed allora…perché non provare?

Mi sono detta, gli alberi di acacia intorno casa sono ancora in piena fioritura e nella peggiore delle ipotesi posso sempre ricominciare daccapo buttando, in fin dei conti, un paio di mele e 250gr di zucchero. Così è stato. Ho aggiunto mezzo litro di siero del mio kefir (da tempo non lo considero più un sottoprodotto) ed ho messo il tutto un paio di giorni da parte. La seconda puntata è stata molto semplice, ho fatto bollire il tutto a fuoco lento per un’ora ed ho frullato tutto nuovamente.

Il risultato? Indescrivibile! La composta è sempre dolcissima, ma cremosa e con un bouquet di gusti che bisogna solo provare per capire. Dimenticavo, negli ultimi cinque minuti di cottura ho aggiunto mezzo cucchiaino di cannella in polvere ed un cucchiaino di zenzero macinato. Ormai i due ingredienti sono fin troppo sperimentati e funzionano in tutte le composte. Specialmente in quelle di agrumi.

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