Di accio, a parte il suffisso del nome, non ha proprio niente. Anzi: la Ramoraccia, è un’erba principe della cucina invernale-primaverile, ma non solo. Le foglie ancora tenere possono essere aggiunte nelle insalate. Altrimenti, cotte a vapore o lessate, assieme al colletto che si ottiene tranciando la pianta alla radice, vengono saltate in padella rappresentano un gradevole contorno se non un vero e proprio secondo assieme a patate e/o salsicce. Anche la radice delle piante più vecchie è utilizzata in cucina durante tutto l’anno: grattuggiata o conservata sotto olio/aceto viene utilizzata per il suo sapore piccante in alternativa al Rafano.

ramoracce

ramoracce

Io uso sempre le ramoracce saltate in padella per preparare dei ‘wrap campagnoli’, che fanno sempre un figurone: non sono i soliti panini, costituiscono un ottimo secondo e hanno tutte le carte in regola per costituire un piatto unico. Quando ho tempo preparo da me le piadine (magari un giorno di questi vi spiego la ricetta e vi faccio vedere come), ma quelle confezionate vanno bene comunque.

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Ingredienti

    Tipo di ricetta: Secondo-Piatto Unico

    Cucina: Italiana

    Porzioni: 4 persone

    Tempo di preparazione: 40 minuti

  • ramoracce
  • 4 salsicce
  • 2 piadine grandi
  • aglio
  • olio evo
  • peperoncino
  • sale
  •  

Procedimento

Lessare le ramoracce per pochissimi minuti (vi accorgete che sono pronte quando la costa diventa tenerissima), e ripassatele in padella in un soffritto di aglio, olio e peperoncino, aggiustandole di sale. Nel frattempo, mettere le salsicce in una teglia, bucatele con una forchetta, e copritele con un foglio di carta di alluminio (se non volete passare 3 ore a pulire!). Lasciatele cuocere in forno a 250°C per 20-25 minuti, scolando ogni tanto il liquido che fuoriesce.

Tagliate le piadine a metà e ricopritele con un letto di verdura. Quando le salsicce sono pronte, tagliatele a rondelle o dadini e mettetele sulla verdura. Chiudete la piadina a metà e scaldate il tutto per qualche minuto su una padella calda antiaderente. Servitele ben calde! Magari avvolte in fogli di carta per il pane….Un’alternativa è scaldare in forno le piadine  e portare tutto a tavola in modo che ogni commensale si incarti il wrap da sé!

Per saperne di più...Le Ramoracce

Il nome scentifico è Raphanus raphanistrum, ed è conosciuta nelle varie regioni italiane come Ramolaccio selvatico, Ravanello selvatico, Landra, Rapastrello, Rafano selvatico, ecc… Diffusa in tutta Italia soprattutto nei terreni seminativi, ma anche negli incolti e nei coltivati, della ramoraccia si raccolgono le foglie della pianta giovane e le cime prima della fioritura. I medici romani la consigliavano per curare la tosse e le affezioni delle vie respiratorie e le parti aeree della pianta venivano usate, nella medicina popolare, per stimolare le funzioni gastriche. Il succo ottenuto dalle radici fresche, affettate e messe sotto sale qualche ora, viene utilizzato per fare una maschera per il viso che serve a schiarire le lentiggini.

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