La selezione di GlocalTaste.com. Questo è uno spazio dedicato ai cibi naturali. L’idea è quella di prendere spunto dalla natura e trasferire un po’ di ricette basate sul retaggio storico delle famiglie italiane. Noi riconosciamo l’utilità di cibarsi di determinate piante selvatiche, soprattutto per scopi salutistici. Tali piante son dette alimurgiche se appunto commestibili e perciò prive di sostanze velenose o comunque dannose per l’organismo.

GARBANZOS PEDROSILLANOS, I CECI PIU’ BUONI DEL MONDO

I Garbanzos Pedrosillanos sono ceci piccolissimi (370 ceci per 100 grammi) originari della provincia spagnola di Salamanca, si dice (ed io concordo in pieno) che siano i migliori al mondo. Anche se normalmente cerco di utilizzare prodotti a km0, ci sono occasioni in cui non si può rinunciare ed in ogni caso (non vuole essere [...]

FRITTATA DI RAFANI E ASPARAGI SELVATICI

Il Tamus communis è la pianta alimurgica dai mille nomi. Barbaforte, Sigillo della Madonna, Tamaro, Tanno, Cerasiola, Vite nera, Uva tamina, Viticella, etc. In Francia la chiama Herbe aux femmes battues, 'erba per le donne picchiate', denominazione dovuta agli impacchi fatti con la polpa grattugiata della radice e applicati su contusioni, ematomi e distorsioni. Dalle [...]

LA PASTA MADRE

Pasta madre, pasta acida, lievito madre, lievito naturale. Sono solo alcuni dei nomi con cui viene chiamata quella che per me, ormai da mesi, è diventata una vera e propria passione al punto che ogni tanto mi viene da chiedere: come ho fatto tutti questi anni a vivere senza pasta madre? Senza il gusto unico [...]

IL KEFIR

Un paio di mesi fa a casa della mia amica Loretta ho scoperto il Kefir. Adoro lo yogurt naturale ed è stato amore a primo cucchiaino. Tornata a casa mi sono documentata un po’, e ho scoperto che oltre ad essere più buono dello yogurt, è anche più bravo. Il nome la dice lunga (“Kefir”, [...]

RISOTTO CON BORRAGGINE

Gli antichi Greci la usavano per curare i postumi della sbronza, secondo i Celti dava coraggio ai guerrieri per affrontare i nemici in battaglia, i romani la consideravano un rimedio miracoloso contro tristezza e malumore e Plinio la chiamava Euphrosinum “perchè rende l'uomo euforico, felice e contento”. Persino Parkinson (sì, quello legato alla brutta malattia) la [...]