E’ la versione bianca dello Spritz e se amate le bollicine e gli happy hour e ancora non lo conoscete, ve ne innamorerete presto. E’ l’Hugo, il cocktail leggermente alcolico nato in Alto Adige nel 2005, quando il Roland Gruber lo ideò, cercando un’alternativa allo Spritz. Dall’Alto Adige si è diffuso rapidamente  in Triveneto e ha valicato i confini nazionali, diventando la bevanda più famosa per l’aperitivo anche in Germania e in Austria. Io l’ho bevuto per la prima volta a Feltre un paio di anni fa dove passo una settimana l’anno d’estate, e sono stata contentissima quando l’ho trovato in un locale trasteverino l’anno scorso. Lo trovo decisamente migliore dello Spritz classico: è più fresco ed estivo, più naturale, fruttato ed elegante… e soprattutto non si prepara con il bitter, che decisamente non amo.

Anche se la ricetta iniziale di Gruber prevedeva lo sciroppo di melissa, la versione che si è diffusa ed ha avuto successo prevede quello di sambuco. Il che mi ha reso felicissima, visto che quest’anno ho fatto scorta di questo nettare.

Hugo cocktail

Gli ingredienti sono semplici: 1/3 di sciroppo di fiori di sambuco, 2/3 di prosecco, cubetti di ghiaccio, 1 spruzzo di seltz, foglie di menta.

Mettete in un bicchiere da cocktail o da vino bianco qualche cubetto di ghiaccio. Poi versate nell’ordine il prosecco, lo sciroppo di sambuco e  il seltz (soda o acqua minerale vanno bene comunque), miscelate delicatamente e guarnite con un paio di foglie di menta.

Se volete renderlo più leggero aumentate la quantità di seltz. Alcune varianti propongono l’aggiunta di una fetta di mela verde… io ne metto sempre una di lime, prevista anche dalla ricetta di Gruber.

Hugo cocktail

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