Un paio di mesi fa a casa della mia amica Loretta ho scoperto il Kefir. Adoro lo yogurt naturale ed è stato amore a primo cucchiaino. Tornata a casa mi sono documentata un po’, e ho scoperto che oltre ad essere più buono dello yogurt, è anche più bravo. Il nome la dice lunga (“Kefir”, viene dall’armeno “keif”, che letteralmente si traduce “sentirsi bene”) ed è considerato un elisir di lunga vita e un alimento miracoloso per il nostro organismo.

Quindi, ho adottato un barattolino di questi bianchi e buoni vermetti, ho yogurt fresco tutte le mattine – che mangio al naturale, con frutta fresca/secca e cereali – e ho già iniziato a sperimentare mode d’emploi e collezionare qualche ricetta buonissima che posterò più avanti.

Intanto ecco come gestire i grani.

Munitevi di

  • 1 o 2 cucchiai di granuli di kefir (i granuli devono essere almeno il 5% in peso del latte)
  • 1 barattolo di vetro con coperchio
  • 1 colino
  • 1 cucchiaio
  • latte (qualsiasi tipo – pastorizzato, UHT, crudo, intero, parzialmente scremato o scremato, vaccino, di capra o asina, cambierà consistenza e sapore del kefir ottenuto -, anche se i grani si manterranno più in salute nel latte fresco e intero)

Procedimento

1. Mettete i granuli di Kefir nel contenitore di vetro e versate il latte, fino ai 2/3 del volume del recipiente (mai più dei 3/4!)

2. Coprite con il coperchio appena poggiato, senza stringere, in modo da permettere all’aria di passare.

3. Riponetelo in un luogo non alla luce diretta del sole, a temperatura ambiente (fra i 18 e i 30°C) per 24-48 ore (al massimo! In questo caso aggiungete un po’ di latte tra un giorno e l’altro).

4. A questo punto il Kefir fermentato va filtrato. Prima di iniziare, mescolate il contenuto del barattolo, delicatamente, finchè non prenderà la consistenza di una crema. Be careful and don’t be rude please! I grani, si riproducono formando prima dei pallini piccolini che poi crescono e tendono ad agglomerarsi tra loro. Sono delicati, non rompeteli, non cercate di separarli, non strizzateli e non sciacquarli! Il lavaggio in acqua impoverisce il contenuto di lieviti e batteri del kefiran.

5. Quindi filtrate con il colino (a maglia non troppo troppo larga, altrimenti i kefirini nuovi andranno persi), sotto cui avrete posto un secondo recipiente (anche un’insalatiera di plastica), aiutandovi mescolando con un cucchiaio.

6. Sciacquate il contenitore dove avevo lasciato fermentare il kefir e riponetevi i grani, ricominciando il procedimento dal punto 1.

Kefir

grani-di-Kefir

 

Eventuali, varie e consigli

Sarebbe meglio utilizzare colino e cucchiaio di plastica, (non fate come me che nelle foto ne ho utilizzato uno in acciaio), perché l’acidità del kefir intacca il  metallo ed i granuli potrebbero essere contaminati.

Io uso un secondo colino (o uno scolapasta) che metto prima del secondo contenitore. Tra i due colini metto un panno di lino o cotone: in questo modo separo il siero, in modo da avere un kefir meno acido (e meno amaro) e più denso. Lascio scolare fare la colatura dal panno da sola, riponendo il tutto in frigo. Dopo un paio d’ore imbarattolo lo yogurt, ormai diventato cremoso, aiutandomi con un cucchiaio e lo ripongo in frigorifero.

Questi vermetti crescono a vista d’occhio. Se potete regalateli a chi è interessato, altrimenti potete usare la quantità in eccesso come i normali fiocchi di latte nell’insalata, o mangiarli insieme al kefir ottenuto.

I tempi di conservazione sono di una settimana, ma dato che più passa i tempo più diventa acido (perché la fermentazione continua), io preferisco consumarlo entro un paio di giorni.

Come mangiarlo? Al naturale, con il miele e la frutta secca, con la marmellata e la frutta fresca.

 

kefir-mirtilli-muesli

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Per saperne di più...il Kefir

Il Kefir è una bevanda, cremosa e candida, ricca di fermenti lattici e probiotici, ottenuta dalla fermentazione del latte fresco (di pecora, capra o mucca) e i fermenti o granuli di kefi. Molto simile allo yogurt, a differenza di questo, è creato non solo da fermenti e bacilli lattici, ma anche da lieviti che producono CO2 e alcool. Ha proprietà antibiotiche e antimicotiche. E’ stato utilizzato nel trattamento di un’ampia varietà di patologie, tra cui disturbi metabolici, aterosclerosi, allergie, tubercolosi, cancro, cattiva digestione, candidosi, osteoporosi, pertensione, HIV e malattie cardiache. Oltre a batteri benefici e lieviti, kefir contiene vitamine, molti minerali, aminoacidi ed enzimi (calcio, fosforo, magnesio, B2 e B12, vitamina K, vitamina A e la vitamina D). E' proprio l'abbondanza di tutto ciò a portare più benefici per la salute, soprattutto per le persone intolleranti lattosio, che possono tollerare il kefir senza difficoltà.
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