Lo sapete che ci sono “danni” buoni, anzi, buonissimi? Da sempre utilizzati nella tradizione culinaria di Valmontone e dintorni, sono le parti tenere della vegetazione nuova delle piante di zucche e zucchine, conosciuti come tenerumi.
Sono l’elemento chiave per creare piatti semplici, ma prelibatissimi, soprattutto se abbinati con il pesce. Di solito a casa nostra li prepariamo come condimento per i primi piatti, in una salsa delicata con filetto di baccalà. Ma visto che in pescheria sono stata fortunata e ho trovato neonata fresca, ho voluto provare.
La neonata è un insieme di microscopici pesciolini appena nati, appartenenti a diverse varietà (principalmente sardine, pagello, triglie), conosciuti anche come gianchetti, bianchetti. Si trova solo in alcuni periodi dell’anno, poiché la pesca è strettamente regolamentata.
Una volta a casa ho fatto questa pasta favolosa e delle frittelle delicate e uniche. Ma questa è un’altra storia, che vi racconto in un altro post. La ricetta di oggi è trofie neonata e danni di zucchine. Fidatevi, di questi “danni”, non ne avrete mai abbastanza!
Ingredienti
- 400gr di trofie
- 4 cucchiai di neonata
- danni di zucchine
- 10 fiori di zucca
- sale
- olio
- aglio
- peperoncino
Tipo di ricetta: primo
Cucina: tradizionale laziale
Porzioni: 4
Tempo: 15 minuti
Procedimento
- Soffriggete aglio, olio e peperoncino in una padella grande.
- Lavate i danni, sminuzzateli e fateli cuocere nel soffritto per circa 10 minuti. Unite la neonata, amalgamatela con le verdure e fate cuocere per 2-3 minuti.
- Aggiustate di sale, tagliate i fiori di zucca a striscioline e aggiungeteli al condimento. Mescolate e saltate in padella per un paio di minuti ancora.
- Lessate le trofie in acqua salata, scolatela e condite con la salsa.
Eventuali varie e consigli
Se non trovate la neonata o volete provare una variante, usate il baccalà. Ne bastano 200gr, da schiacciare con la forchetta e cuocere per 5 minuti insieme ai danni. Un’altra pasta che calza a pennello con i danni? I garganelli!