Mio padre è un appassionato di funghi. Li studia e li raccoglie da sempre e a casa nostra non mancano mai. Ma se mi chiedessero qual’è il mio fungo preferito, senza dubbio direi che sono i pioppini. Anzi, forse potrei tentennare lo spazio di un secondo, visto anche i tartufi hanno un loro perchè… comunque, i pioppini sono i pioppini.  E’ che ci vedo una grazia e un’eleganza uniche in quei cappellini perfetti, vellutati e minuti, che crescono vicini vicini e ordinatissimi. Avete presente la danza dei funghi in Fantasia della Disney? Ecco…sono quasi sicura che il grande Walter sia stato ispirato dai pioppini.

pioppini

pioppini

Sono tra i più gustosi, profumati ed apprezzati funghi commestibili e vanno bene con tutto: in un sughetto veloce per la pasta insieme a qualche ciliegino, per condire carne e pesce, nelle insalate (anche conditi da soli con olio, sale e limone) e sott’olio sono una vera prelibatezza.

Ecco una ricetta unica per conservarli a lungo ed averli sempre pronti per aperitivi e antipasti, da soli o su tartine e pane tostato.

pioppini sott'olio

Scegliere tra i pioppini i più chiusi e dopo averli accuratamente puliti, e se è il caso lavati (in questo caso il lavarli non è controproducente in quanto andranno successivamente bolliti), farli in pezzi minuti. Invece che tagliarli uno ad uno con il coltello io ho sviluppato un metodo più sbrigativo e che a mio parere da anche risultati esteticamente migliori: dopo aver posto i funghi su di un piano morbido (un paio di canovacci piegati in due fanno al caso nostro) utilizzo per sezionare il tutto un grosso coltello da cucina o una spatola raschia-taglia pasta che si utilizza normalmente per la pulizia di taglieri e spianatoie.

pioppini

Una volta sminuzzati, i funghi vengono fatti sbollentare per circa 5 minuti (assaggiateli) in una soluzione di 3 parti d’acqua ed una di aceto. Questo rapporto basta per rendere il pH del contenuto del barattolo  abbastanza acido da prevenire la formazione del botulino, senza far sentire più di tanto il sapore dell’aceto. Una volta bolliti i funghi vengono distesi per una nottata su di un paio di canovacci, ed anche coperti da uno di essi. L’operazione è necessaria per ridurre al minimo il contenuto d’acqua dei funghi. Una volta asciugati, i funghi vengono conditi con foglie di alloro, aglio, origano, sale, pepe e/o peperoncino (io personalmente aggiungo anche del pepe rosa) e posti in barattoli di vetro precedentemente sterilizzati.  Una volta in barattolo ai funghi viene aggiunto dell’olio. La scelta tra l’olio extravergine di oliva e quello di semi (sempre di primissima qualità) è dettata dal gusto personale. L’olio di oliva, si sa, è più buono, ma in qualche modo copre il gusto del fungo. E’ importante cercare di eliminare il più possibile l’aria dall’interno del barattolo. Fatto ciò i vostri pioppini all’olio saranno pronti per il consumo quando gli ingredienti si saranno amalgamati (dopo circa una quarantina di giorni) e la durata della conserva è determinata dall’olio che dopo un anno potrebbe tendere ad irrancidire. A me non succede perché finiscono prima. Buon appetito.

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