Sapete quante specie di acacia esistono nel mondo? Ben 1300… In Italia la più diffusa (dopo la mimosa) è la Robinia pseudoacacia. In questo periodo è in fiore e ovunque, in città come in campagna, possiamo ammirare questi alberi trasformati in nuvole candide dai grappoli di fiori bianco-crema che inebriano l’aria con il loro inconfondibile profumo.
Il miele d’acacia lo conosciamo tutti, ma ci sono altri modi per ‘sfruttare’ i bellissimi fiori della pianta. Sto ancora ultimando la confettura deliziosa che ho fatto mixandoli con quelli violetti del glicine, e ieri a pranzo ho provato a friggere i grappoli fioriti, come si usa nelle campagne venete, dove vengono consumati in pastella dolce.
I fiori conferiscono alla frittella un profumo soave e un sapore particolarmente squisito, e dato che c’ero ho sperimentato anche una variante salata, utilizzando la ricetta per la pastella che ho usato qui (e che ormai non mollo più, visto il successo registrato).
La versione dolce mi è piaciuta di più, ma entrambe colpiscono molto, pupille e papille! E’ insomma una di quelle cose appariscenti, non banali e gustose, che rendono perfetto un buffet.
Clicca per la ricetta dolce delle frittelle con fiori di acacia…