L’estate è il tempo del riposo dopo un lungo anno di lavoro. Il tempo del mare, delle vacanze, dei pisolini pomeridiani in penombra nelle giornate lunghe e afose, mentre fuori c’è un silenzio irreale, interrotto solo dal frinio delle cicale. Il tempo dell’odore del pane appena sfornato da mia nonna, dei campi biondi di grano e di girasoli, del profumo unico dei vestiti estivi di cotone e lino asciugati a sole. Della pelle abbronzata che sa di creme profumate, dei cibi freschi, delle verdure prospere e sane dell’orto… Quest’anno molte cose sono cambiate, molte altre mancano e mi mancano. In questa estate strana che ancora fatica ad arrivare, il 25 luglio ancora non ho fatto nessun pisolino pomeridiano, né indossato un pantaloncino corto, non ho visto il mare né toccato una spiga dorata o affondato il naso in un girasole gigante. Non è per il pisolino pomeridiano (per il mare e per il grano o il girasole) in sè… è per tutto ciò che rappresentano: avere tempo e la spensieratezza, riuscire a rilassarsi e a staccare la spina da ritmi frenetici e pensieri ritondanti, di ricaricarsi all’aria aperta e ristabilire quel minimo di contatto con la natura, con se stessi e gli affetti autentici, lontano da pc, telefoni, social network, rapporti di circostanza, impegni e responsabilità. L’estate è una parentesi che permette di ricaricare le pile e fare il punto sulla situazione, per ricominciare, a settembre con una lista di buoni propositi che, magari, poi finirai per adempiere per metà… ma che ti da quella sferzata energetica unica che ti farebbe spaccare il mondo.

summer

Quest’anno no. Non riesco a fermarmi. E continuo a fare cose che mi sembrano sempre inconcluse, probabilmente perché tra l’una e l’altra non ho un attimo di riposo. Probabilmente è una cosa fisiologica che fa parte del diventare grandi. E la crescita, teoricamente, dovrebbe essere una cosa positiva. Ma quante cose si perdono crescendo? In questo mondo irriconoscibile, in quest’epoca strana in cui le certezze diventano sempre meno, perdere le consuetudini, anche quelle banali, destabilizza un po’.

Allora ogni tanto mi stacco dal pc e da tutte le cose interminate che sto facendo. Approfitto dei momenti di non-pioggia (rarissimi quest’anno) e me ne vado nell’orto dietro casa. E’ un posto vicino e lontano da tutto e tutti, una bolla tranquilla nel caos generale che impazza. Sto 15-20 minuti li e torno a respirare. Mi godo l’odore dell’erba e dei fiori di campo bagnati dalla pioggia quotidiana, il silenzio delle cose che crescono e maturano. Il canto delle cicale non c’è ma mi faccio bastare il richiamo delle rondini e dei due falchetti che frequentano il cielo sopra casa mia. La tensione si scioglie un po’, i polmoni e i pori della pelle si aprono, raccolgo pomodori, fagiolini, insalata, ortaggi, torno in casa e mi cucino qualcosa che sa di estate. Con la bella stagione nello stomaco mi sento meglio, meno sotto pressione, meno persa e concitata.

Con il bottino della capatina di ieri, ho fatto un pesto di melanzane e basilico greco favoloso, che ho usato per condire la pasta e spalmato sulle bruschettine. Mi ha fatto recuperare almeno una tacca di batteria e reso meno pesante riprendere il tran tran quotidiano. Quasi come un pisolino dei bei tempi!

melanzane

pesto di melanzane

Pesto di Melanzane e basilico Greco

Ingredienti

    Tipo di ricetta: conserve
    Cucina: italiana
    Preparazione:
    Cottura:
    Tempo Totale:

  • 1 melanzana grande
  • 1 spicchio di aglio
  • triplo concentrato di pomodoro q.b.
  • 6-7 mandorle (meglio se pelate)
  • 2 rametti di basilico greco
  • 20 gr di parmigiano grattugiato
  • olio evo

Procedimento

  1. Tagliate la melanzana a fette alte circa 1 cm e grigliatele.
  2. Mettetele in un contenitore alto, unite l’aglio, le mandorle, il parmigiano, il basilico, il pomodoro (a me ne sono bastati 2 cucchiai pieni) e iniziate a frullare con un minipimer, aggiungendo man mano l’olio necessario ad ottenere un composto cremoso e omogeneo.
  3. Conservatelo in barattoli coperto con uno strato di olio.
  4. Per condire la pasta, basta aggiungere un cucchiaio di acqua di cottura.

 

pesto melanzane2

pesto di melanzane

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