Quando ne avvistate un branco mentre siete sospesi sott’acqua, con maschera e pinne, sembra che un grande specchio sia andato improvvisamente in frantumi, senza fare rumore, sparpagliando infinite schegge argentee dotate di vita propria che risplendono nel blu cobalto. Le sarde, come le alici mi hanno sempre affascinato e, anche se vengono considerate un pesce “povero”, dal punto di vista organolettico sono in realtà ricchissime. Di sali minerali, grassi insaturi e benefici come gli omega 3 e la loro carne è particolarmente digeribile. Senza considerare poi che, come tutto il pesce azzurro, proprio perché abbondano in tutti i mari italiani, rappresentano una garanzia di economicità e freschezza. L’altro giorno sono passata in pescheria e per pranzo ho cucinato una pirofila di sarde gratinate al forno. Abbiamo ecceduto: erano quasi un kilo e noi eravamo in tre a tavola. Non ne è rimasta nemmeno una!

sarde

Ingredienti

    Tipo di ricetta: Secondo

    Cucina: italiana

    Porzioni: 2  

  • 400 g di sarde
  • pangrattato q.b
  • sale e pepe
  • origano altre erbe aromatiche essiccate
  • aglio
  • prezzemolo
  • limone biologico
  • 3 pomodori piccadilly
  • olio evo

Procedimento

Per prima cosa pulite le sarde, togliendo le viscere. Lavatele velocemente sotto l’acqua corrente e asciugatele con della carta assorbente. Tagliuzzate i pomodorini fino ad ottenere una poltiglia, tritate finemente l’aglio e il prezzemolo, unite, sale pepe, olio, il timo e la miscela di erbe (a vostro gusto – l’importante è che ci sia l’organo. Io ho usato “le diciassette” il miscuglio con spezie -17 in totali, appunto – di papà) e mescolate con i pomodori.

erbe aromatiche essiccate

A destra, “le diciassette”

Ungete leggermente una pirofila da forno e posizionatevi ordinatamente le sarde. Cospargetele con il mix di erbe e pomodori, spruzzatele con il succo di limone, aggiungete un filo d’olio e spolverate con il pan grattato fino a coprire l’intera superficie (ma senza esagerare!).

sarde gratinate

Infornate a 220° per circa 30 minuti, e tiratele fuori solo quando saranno ben dorate e si sarà formata la crosticina in superficie. Portatele a tavola con qualche fettina di limone.

 

Print Friendly